Il settore dell’arredobagno rientra a pieno titolo nel progetto di possibilità di acquisti con Iva agevolata. Ecco quali sono i casi, come poterla ottenere, su cosa si ha lo sconto Iva.
La normativa 127
La normativa 127 è una norma a sostegno delle ristrutturazioni. È stata varata per permettere ai cittadini di ristrutturare il bagno, una delle stanze più importanti della casa, dove è necessario che regni l’igiene e la funzionalità. La normativa 127 si applica in tutti i casi di risanamento o ristrutturazione e prevede la possibilità di acquistare alcuni elementi di arredobagno ad un’Iva agevolata al 10%, anziché a quella classica con aliquota al 22%.
Cosa si intende per risanazione o ristrutturazione
L’Iva al 10% può essere applicata solo in caso di acquisti per risanare o ristrutturare un bagno. Quindi, le situazioni in cui poter beneficiare di questo sconto sono:
– necessità di rifare il bagno perché in condizioni fatiscenti, poco sicure e poco igieniche. È un caso molto comune quando si acquista una casa nuova e si è consapevoli che ci sono da fare delle migliorie, quando si riprende un appartamento dopo averlo lasciato in affitto per diversi anni o, semplicemente, a causa dell’usura in case vecchie. Un’altra situazione molto comune, durante la quale ci si ritrova a dover risanare un bagno, è quando si diventa proprietari di un vecchio alloggio per eredità
– ristrutturazione a scopo migliorativo, conservativo e per risparmio energetico. In alcune occasioni si decide di ristrutturare tutta o parte della propria casa, per acquistare elementi arredativi migliori, che aiutino a coibentare meglio l’appartamento o che sostituiscano dispositivi ed elettrodomestici vecchi, che consumano parecchia corrente.

Su cosa viene applicata l’iva agevolata?
Su cosa si può applicare l’Iva al 10% o al 4%?
L’Iva al 10%, nell’ambito di un risanamento o ristrutturazione a scopo migliorativo o conservativo oppure al 4% in caso di costruzione prima casa, si può applicare a tutti i beni finiti. Per beni finiti si intendono quei complementi d’arredo, o strutture fondamentali, che non perdono la loro funzione né la loro forma col passare del tempo e che vengono acquistati già pronti per essere messi in posa. Tra questi rientrano:
– i sanitari: wc, doccia, piatto doccia, vasca, lavandino, bidet
– vasche da bagno a idromassaggio
– docce multifunzione
– termosifoni o elementi di termoarredo
– scaldasalviette o scaldasciugamani o scaldaccappatoi
– rubinetterie per tutti gli elementi, inclusa la doccia e i miscelatori
– minuterie

Complementi d’arredo acquistabili con Iva agevolata al 10% o 4%
Sono esclusi dallo sconto, e vanno acquistati con regolare Iva al 22%:
– mobili, scaffali, cassettiere
– complementi d’arredo a scopo decorativo, incluse le nicchie e i vani porta-oggetti da applicare al muro
– ceramiche e maioliche: rivestimenti e pavimenti non possono essere acquistati con lo sconto
– oggettistica
– accessori: ad esempio il porta-scopino, i porta-sapone, gli attaccapanni classici
Lo sconto Iva sulle prestazioni di manutenzione
La normativa 127 prevede che anche le opere di ristrutturazione siano sottoposte all’applicazione dell’Iva agevolata, se rientrano nella casistica specifica. Questo significa che, se si fa riparare un sanitario anziché acquistarlo nuovo, si potrà ottenere la prestazione d’opera con Iva al 10%. Naturalmente questa aliquota non è applicabile per la manutenzione ordinaria di controllo o check up o per i guasti su sanitari nuovi.
Quale documentazione occorre per avere l’Iva al 10% o al 4%?
Per poter avere lo sconto sull’Iva, è necessario produrre una documentazione, che garantisca di avere i requisiti necessari per poter accedere al benefit fiscale. I documenti da presentare sono i seguenti:
– fotocopia dei documenti identificativi: carta di identità, patente o passaporto e codice fiscale o tesserino sanitario
– Denuncia Inizio Attività, o DIA, SCIA, CIL, intestata a chi richiede lo sgravio fiscale: si tratta di un documento che attesta l’inizio di lavori per restauro o ristrutturazione
– concessione edilizia e atto preliminare
– autocertificazione per l’ottenimento dell’Iva al 10%: il modulo può essere reperito tramite gli uffici delegati del proprio Comune di residenza o, più semplicemente, può essere scaricato da internet cliccando qui.
Il tutto va inviato tramite email al rivenditore, che potrà prendere i debiti accordi con l’Agenzia delle Entrate per ottenere il rimborso.
L’Iva al 4% per disabilità: chi ne ha diritto
Sempre nell’ambito delle norme per gli sconti fiscali, per quanto riguarda l’arredobagno c’è la possibilità, per i disabili, di acquistare con Iva agevolata al 4%. Naturalmente lo sconto è volto a fornire ai disabili la possibilità di arredare il proprio bagno su misura per le proprie esigenze, ed ottenere un’autonomia maggiore e una migliore qualità di vita. L’iva al 4%, esclusivamente per acquirenti disabili, è applicabile sugli stessi acquisti analizzati per la casistica di Iva al 10%, più su dispositivi medico-ortopedici specifici per funzionalizzare il bagno alla disabilità. Tra le varie possibilità:
– vasche da bagno, anche idromassaggio
– dispositivi di supporto per le vasche: seggiolini, sportelli apribili, dispositivi speciali per rubinetto e doccia
– sanitari e supporti sanitari, ad esempio sedute per il wc o per il bidet
– complementi di termoarredo: scaldasalviette e simili
– rubinetteria e minuteria
Anche in questo caso, nemmeno per i disabili esiste alcuno sconto nel caso di acquisto di:
– piastrelle, pavimenti e rivestimenti
– mobili
– scaffali, mensole, nicchie e vani porta-oggetti
– complementi d’arredo
– oggettistica
Per beneficiare dell’Iva al 4% sui prodotti di arredobagno, l’acquirente disabile deve fornire la seguente documentazione:
– documenti personali: carta d’identità, patente o passaporto e codice fiscale o tessera sanitaria
– certificato personale di invalidità
– autocertificazione per Iva al 4% per cittadini disabili, scaricabile da internet
Anche in questo caso tutto deve essere favorito al rivenditore tramite email.
semplice, sintetico e chiaro. Grazie
Salve, quindi se ho capito bene i mobili bagno con lavabo incassato sono esclusi dall’IVA al 4%?
E i box doccia?
Salve, in realtà ogni situazione è indipendente. In alcuni casi è stata applicata l’iva agevolta per i box doccia in altri no.
Se è in possesso dei documenti che attestano l’acquisto prima casa e vuole usufruire dell’iva agevolata al 4% per gli acquisti a essa destinati, senza incorrere in errori, Le consiglio di rivolgersi ad un CAF o al suo commercialista per chiedere delucidazioni in merito. Per ulteriori informaioni può leggere anche la pagina dedicata all’iva agevolata https://www.stilebagno.com/content/10-iva-agevolata
Cordiali saluti
Alessia
Salve devo sostituire la caldaia e i termosifoni usufruendo delle agevolazioni per restrutturazione edilizia, mi chiedevo se acquistando direttamente io dal fornitore sia caldaia che termosifoni posso usufruire dell’Iva agevolata al 10%
Buongiorno sig.re Salvo,
nello specifico delle caldaie non saprei dirle se può acquistarla direttamente lei e usufruire dell’iva agevolata oppure se deve acquistarla la ditta che le monta il prodotto.
Le consiglio di rivolgersi ad un caf oppure di chiedere dove acquistera la caldaia stessa.
Generalmente loro sanno cosa le conviene fare 😉
Resto a disposizione
Un saluto
Marta
Staff
StileBagno
Buonasera io vorrei prendere un lavabo incorporato in una mensola come pezzo unico e con unico codice merce. Rientra nell’iva al 4%?
Buongiorno sig.ra Samanta,
il lavabo se pezzo unico potrebbe rientrare nell’iva al 4%.
Per non sbagliare Le consiglio comunque di contattare un Caf o il suo commercialista e chiedere un consulto.
Resto a Sua completa disposizione per ogni necessità
Cordiali saluti
Stefania
Se il pagamento e l’acquisto dei sanitari è già stato effettuato al 22% tramite carta di credito è possibile recuperare l’iva?
Nel nostro caso sarebbe al 4% per nuova costruzione.
Grazie
Buongiorno Sig.ra Giorgia,
non abbiamo mai affrontato il caso specifico che ci propone in quanto i nostri clienti ci hanno richiesto l’iva agevolata sempre prima della fattura e del saldo.
Le consiglio di rivolgersi ad un Caf o al suo commercialista per avere informazioni sul da farsi.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Marta
Buongiorno,
dovrei affrontare una ristrutturazione completa. Quindi bagni,infissi, pavimenti , porte, impienti elettrici. Leggendo vari forum , ho trovato che per aver accesso all’iva 10 % devo avere o fare il contratto di appalto? Saprebbe dirmi se è vero e a cosa corrisponde?
Saluti,
Massimo
Buongirono Sig.re Massimo,
per usufruitre dell’iva agevolata al 10% deve fare una comunicazione al comune di inzio lavori.
In questa comnicazione va indicato quale appartamento verrà ristrutturato e se i lavori verranno eseguiti da una ditta o li farà lei in autonomia. La comunicazione al comune prevede il pagamento di alcune tasse e la specifica di molti dettagli sulla ristrutturazione. Generalmente i nostri clienti si affidano ad un Architetto. Dove si trova l’immobile da ristrutturare?
Noi lavoriamo a Roma per le ristrutturazioni con uno studio di architettura e una ditta ormai da anni.
Resto a disposizione
Marta
Buongiorno ,abbiamo acquistato casa di nuova costruzione, vorrei sapere se per il box doccia dobbiamo pagare l’Iva al 4% o 10%.Il venditore del arredo bagno ci hanno detto di informarci e mi hanno dato un foglio da compilare ma prima vorrei essere sicura che rientriamo nella categoria del iva più bassa.
Buongiorno Sig.ra Erminia,
alcuni nostri clienti hanno usufruito delle agevolazioni iva per la prima casa. Posso dirle che noi applichiamo le agevolazioni fiscali senza difficoltà emettendo regolare fattura e richiedendo ovviamente i documenti necessari al cliente:
Per l’iva al 4% riguardante la costruzione prima casa sono:
– Copia permesso costruzione (o atto preliminare)
– Copia documento d’identità e codice fiscale
– Modulo di autocertificazione da firmare e rispedire
Per essere sicura che può utilizzare questa agevolazione si rivolga ad un Caf o al suo commercialista in modo da non incorrere in problematiche future.
Resto a disposizione per ogni necessità
Saluti
Marzia
ma questo è il bonus mobili oppure il bonus mobili è un altra “bonus” che si può utilizzare in aggiunta a questo dell’iva agevolata?
Buongiorno, sì esatto il bonus mobili è un’atra forma di bonus diversa dall’iva agevolata. Al seguente link trova tutti i dettagli per l’iva agevolata riguardo l’acquisto di arredobagno: https://www.stilebagno.com/content/10-iva-agevolata
Buonasera, ma l’IVA agevolata al 10% per ristrutturazione bagno seconda casa puoi essere richiesta anche da un privato o solo da un professionista?
Grazie
Buonasera Gentile Monica, Le confermo che l’IVA agevolata al 10% può essere richiesta anche da persone private compilando un’autocertificazione disponibile a questo link: https://www.stilebagno.com/it/content/10-iva-agevolata
Resto a disposizione per qualsiasi necessità.
Saluti
Alessandra
Servizio Clienti StileBagno.com