Molti di noi si trovano a combattere con i problemi legati all’umidità in casa. Soprattutto in cucina ed in bagno infatti, è facile che la condensa depositata sulle pareti formi in breve tempo muffe antiestetiche e dannose. Per risolvere il problema occorre però innanzitutto comprenderne la causa. Se è vero che la maggiore presenza di tubazioni incassate nel muro può sottoporre ad un maggiore rischio di screpolature o rotture dei tubi con conseguente infiltrazione di acqua nelle pareti, è altrettanto vero che i vapori spesso presenti in questi ambienti possono provocare questo fastidioso problema. Comprenderne bene la causa potrà quindi aiutare a trovare il rimedio più efficace. Sembra inutile e superfluo ribadire che se l’umidità nelle pareti deriva da infiltrazioni di acqua proveniente da una tubazione danneggiata sarà necessario l’intervento di un idraulico per porre definitivamente fine al problema. Se invece la causa è da ricercarsi in una serie di fattori legati alla presenza di vapore, vi sono una serie di accorgimenti e precauzioni che possiamo mettere in atto per cercare di risolverlo.

Umidità da condensa: caratteristiche e rimedi

Per cercare di comprendere meglio i motivi che determinano la formazione di muffa da condensa può essere utile provare ad immaginare cosa accade se, nelle giornate torride, togliamo una bottiglia fredda dal frigorifero. Immediatamente noteremo sulle pareti della bottiglia la formazione di uno strato di condensa che tenderà a creare un velo d’acqua. Questo avviene perché lo sbalzo termico a cui viene sottoposta in breve tempo è davvero notevole. Immaginiamo adesso lo stesso processo nella nostra stanza da bagno. Nei mesi invernali, quando le temperature esterne sono particolarmente rigide, le pareti del nostro bagno saranno sottoposte a notevoli sbalzi termici. Il vapore generato dalla doccia o dall’acqua calda dei sanitari finirà inevitabilmente per depositarsi sui muri, formando quello stesso strato di condensa che avremmo visto nella bottiglia di acqua tolta dal frigorifero. Ma come prevenire il problema? Innanzitutto occorre adottare delle buone regole comportamentali, che prevedano una perfetta aerazione dei locali subito dopo aver compiuto quelle azioni che hanno generato il vapore. Contemporaneamente occorrerà provvedere all’asciugatura delle piastrelle che rivestono la zona doccia, aiutandosi con un asciugamano. Se nel nostro bagno è installato un box doccia, pulire accuratamente anche le pareti. Se la doccia è chiusa da una tenda in plastica provvedere periodicamente al suo lavaggio con ammollo in acqua e detergente. Tappetini ed asciugamani andranno stesi all’aria, per poi collocarli di nuovo in bagno solo quando saranno completamente asciutti.

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Umidità che si forma sui vetri di casa

Prevenzione dell’umidità in bagno: ventole e aspiratori

Per prevenire il problema dell’umidità in bagno possono rivelarsi estremamente utili ventole ed aspiratori. Da azionare nei momenti in cui si compiono azioni destinate a creare una maggiore quantità di vapore (doccia, utilizzo di acqua calda nei sanitari, eccetera) permettono infatti di convogliare il vapore generato all’esterno della casa. In commercio è possibile trovare una vasta scelta di modelli, che permettono di rispondere ad ogni singola esigenza. La loro installazione non risulta particolarmente complicata e può essere eseguita anche con la tecnica del fai da te. L’utilizzo di ventole ed aspiratori è consigliato soprattutto in quei locali che sono privi di finestre, come appunto un bagno cieco, ovvero impossibilitati a ricevere un adeguato ricambio d’aria naturale.

Ventola di aspirazione per il Bagno

Ventola di aspirazione per il Bagno

Pulizia delle piastrelle: un gesto importante nella prevenzione

L’accurata pulizia delle piastrelle contribuisce a ridurre notevolmente la formazione di muffe. Oltre a provvedere ad una perfetta asciugatura delle piastrelle situate intorno alla zona doccia infatti, è importante prevedere una periodica pulizia dettagliata di angoli ed interstizi, sia delle piastrelle da rivestimento che di quelle a pavimento. Per eseguire questa operazione sarà sufficiente procurarsi un semplice spazzolino da denti (perfetto per le fessure tra le mattonelle) ed un prodotto detergente non troppo aggressivo. Perfetti anche il bicarbonato oppure il detersivo che normalmente utilizziamo per i piatti, disciolti in acqua. Se abbiamo in programma un rifacimento del bagno, sarebbe opportuno prevedere la collocazione a pavimento e a parete di piastrelle prive di fughe.

Prevenire l’umidità in bagno: deumidificatori e piante

Per cercare di limitare la condensa in bagno, con la conseguente formazione di muffe, possono rivelarsi utili alcuni accorgimenti naturali. Potrebbe essere una buona idea collocare nella stanza da bagno alcune piante che sono note per la loro capacità di migliorare la qualità dell’aria. Si tratta di piante generalmente tropicali, che potrete trovare in vendita da un vivaista ben fornito. Anche la presenza di deumidificatori applicati ai radiatori della stanza può contribuire a diminuire l’umidità in eccesso. Per un effetto ancora più elevato è possibile inserire all’interno del sale grosso, trattenendolo sospeso nella vaschetta con l’aiuto di un recipiente bucherellato. Il sale assorbirà l’acqua in eccesso depositandola poi nella vaschetta del deumidificatore. Anche la calce viva riesce a dare gli stessi risultati del sale grosso, ma richiede una maggiore attenzione nel suo utilizzo. Quando il sale si presenterà eccessivamente bagnato (generalmente un periodo di tempi di 3/4 giorni) sarà sufficiente passarlo in forno ad una temperatura di 50° per un quarto d’ora, per poi poterlo utilizzare di nuovo.

Cosa fare se l’umidità ha generato muffe sulle pareti

Se, nonostante gli accorgimenti sopra descritti, le pareti del bagno presentano delle antiestetiche tracce di muffa, occorrerà provvedere immediatamente alla loro rimozione. Oltre all’odore sgradevole ed all’effetto antiestetico infatti, le muffe possono rivelarsi estremamente dannose per il nostro organismo. Per rimuoverle sarà sufficiente preparare un composto a base di bicarbonato, con il quale lavare le pareti interessate dal fenomeno. Per la preparazione occorrono:

– 700 ml. di acqua;
– due cucchiai di bicarbonato di sodio;
– due cucchiai di sale fino;
– due cucchiai di acqua ossigenata a 40 volumi;

Dopo aver mescolato bene tutti gli ingredienti, inserire la soluzione ottenuta in uno spruzzino ed erogare direttamente sulla superficie. Per aumentarne l’effetto è possibile strofinare poi la parete aiutandosi con una spazzola a setole dure. Questo trattamento permette di rimuovere anche le muffe più dure ed ostinate.

 

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